Direzione Scientifica a cura del Dott. Pierpaolo Casto

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Disfunzione erettile: cos’è, cause e come si si cura

PROBLEMI DI EREZIONE E DISFUNZIONE ERETTILE: COSA SONO, QUALI SONO LE CAUSE E COME SI CURANO

In passato la disfunzione erettile è stata inserita nel termine generale di “impotenza”, con un significato poco specifico, che comprendeva anche i disturbi della funzione sessuale come la disfunzione orgasmica e l’eiaculazione precoce.

La disfunzione è un importante problema di salute che colpisce milioni di uomini, di solito intorno ai quarant’anni e che si manifesta con disfunzione erettile cronica o erezioni molto lievi.

Sebbene non influenzi le aspettative di vita,la disfunzione può avere impatti gravi sui sentimenti di autostima e fiducia in se stessi e può compromettere la qualità della vita degli uomini e dei loro partner; può avere un effetto negativo sulle relazioni interpersonalie portare all’insoddisfazione nella vita sessuale.

Gli uomini affetti da disfunzione erettile sono preoccupati di questa condizione tanto da pensarci tutta la giornata e da arrivare con ansia al momento del rapporto portando il partner a sentirsi insoddisfatto della propria vita sessuale.

Sono necessari studi di epidemologia sulla disfunzione per identificare i fattori di rischio e stabilire le strategie di prevenzione.

Studi trasversali hanno dimostrato che vari disturbi cronici come depressione,diabete,malattie neurologiche e cardiovascolari oltre che fumo, alcool,obesità possono portare alla disfunzione.

FISIOPATOLOGIA DELLA DISFUNZIONE ERETTILE

L’erezione è una complessa funzione neurovascolare mediata dal neurotrasmettitore principale per l’erezione del pene, l’ossido nitrico che è sotto il controllo dell’acetilcolina corporea prodotta dall’endotelio. La produzione di ossido di azoto all’interno dell’endotelio è il mediatore principale del rilassamento della muscolatura liscia durante l’erezione.

Lo studio sulla disfunzione erettile ha dimostrato che il problema può essere di natura organica o psicologica; molto spesso la causa è multifattoriale,cioè può essere una manifestazione di patologie diverse.

La normale funzione erettile richiede il coordinamento di fattori psicologici,ormonali,neurologici, vascolari e l’alterazione di uno di questi fattori è sufficiente per causare il problema.

Nella maggior parte degli uomini l’aspetto psicologico rappresenta una componente molto importante poichè la fiducia in se stessi viene sopraffatta dall’ansia,dai conflitti sociali e interpersonali.

PREVALENZA DELLA DISFUNZIONE ERETTILE

E’ difficile capire le cause della disfunzione erettile in quanto essa non comporta il pericolo di vita

e perciò i pazienti non cercano il trattamento.

Si stima che in tutto il mondo circa 152 milioni di uomini ne siano affetti,numero destinato ad aumentare soprattutto nei paesi in via di sviluppo.

Diverse definizioni di disfunzione erettile nonchè le differenze metodologiche,i fattori di rischio e le

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distribuzioni per età possono spiegarne l’incidenza.

INCIDENZA DELLA DISFUNZIONE ERETTILE

Recentemente in diversi studi sono state riportate le stime della disfunzione erettile e, questi studi sono necessari per identificare i fattori eziologici e per valutare e pianificare delle strategie di prevenzione.

L’attività sessuale di un uomo continua generalmente in un lento declino che va dall’adolescenza fino alla vecchiaia; il numero di eiaculazioni a settimana accellera rapidamente durante l’adolescenza e scende gradualmente a zero intorno agli 80 anni.

Anche il numero di orgasmi declina costantemente a partire dall’età di 35 anni e in questo periodo diminuisce rapidamente anche la capacità di avere orgasmi ripetuti in un breve periodo di tempo. Con l’avanzare dell’età aumentano anche le alterazioni degenerative dei testicoli e diminuisce il volume del liquido seminale, la concentrazione di spermatozoi, la produzione totale di sperma eiaculato nonché un aumento di spermatozoi non vitali.

I problemi di erezione sono una malattia età-dipendente, forse derivante da variazioni fisiologiche associate al processo di invecchiamento e la disfunzione erettile è molto spesso considerata come una naturale sincronia di invecchiamento per essere tollerata insieme ad altre condizioni che sono associate all’invecchiamento stesso.

Questa ipotesi, tuttavia, potrebbe non essere del tutto precisa in quanto la disfunzione erettile può essere una conseguenza di malattie specifiche o di cure mediche associate a determinate malattie.

Quando l’individuo e il suo partner percepiscono i cambiamenti della funzione sessuale come una conseguenza naturale dell’invecchiamento si può modificare il comportamento per accogliere questa condizione e mantenere la soddisfazione sessuale.

Eppure molti uomini non percepiscono la disfunzione erettile come una causa di invecchiamento e cercano i mezzi per poter tornare allo stesso livello di attività sessuale che avevano prima.

Alcuni studi hanno dimostrato come la disfunzione erettile aumenti del 5% ogni anno a partire dai 18 anni per poi aumentare in modo più marcato dopo i 60 anni,   definita quest’età come il punto di svolta dopo il quale il desiderio supera la potenza e la frequenza sessuale diminuisce.

Gli uomini più anziani si preoccupano maggiormente per la funzione sessuale ed esprimono più insoddisfazione che potrebbe essere legata all’età, alla diminuzione della libido o all’interazione tra di loro. Gli uomini con disfunzione erettile, che hanno una libido normale o alta, sembrano essere particolarmente insoddisfatti; il declino relativo all’età degli ormoni sessuali maschili, in particolare il testosterone, si definisce andropausa.

Come la menopausa, l’andropausa è associata a sintomi fisici ed emotivi come la mancanza di concentrazione, la depressione, l’insonnia, la mancanza di energia, la sudorazione periodica, la stanchezza, le alterazioni cutanee, la diminuzione di peli sul corpo, l’obesità.

STATO CIVILE

Per quanto riguarda lo stato civile, alcuni studi hanno dimostrato che gli uomini separati, divorziati o vedovi hanno una frequenza più alta di disfunzione erettile rispetto a quelli che sono sposati o convivono con un partner; la disfunzione è associata anche all’età più giovane e alla durata del matrimonio.

ISTRUZIONE E REDDITO

Non è stata stabilita bene un’associazione tra la disfunzione erettile e lo stato socio-economico;

gli uomini con basso reddito, occupazione e istruzione tendono ad avere una funzione sessuale inferiore e  alcuni studi, hanno dimostrato che l’istruzione o il reddito sono inversamente proporzionali alla disfunzione.

L’effetto dello stato socio-economico sulla disfunzione è in parte mediato dallo stile di vita e dalle condizioni mediche, in quanto gli uomini che hanno salute migliore e uno stile di vita più alto sono emotivamente e fisicamente meno stressati mentre,  un basso livello di istruzione e un tenore di vita più basso porta a livelli di stress più alti ed è anche un’indicatore della prevalenza di malattie non diagnosticate.

Altri fattori sociodemografici

La disfunzione erettile non è stata associata alla posizione geografica anche se nelle zone rurali la disfunzione può essere correlata dal fatto che ci si sposa in giovane età, si hanno più figli, con un livello economico più basso e anche una bassa istruzione.

La religione non influenza la disfunzione tuttavia, l’orientamento omo/bisessuale può portare a differenze nella percezione e nell’atteggiamento verso la disfunzione.

ALTRI FATTORI CHE INFLUENZANO LA DISFUNZIONE

Le malattie croniche

Il diabete

Il diabete è la principale causa sistemica della disfunzione ed è stato dimostrato che,  nei soggetti diabetici, essa  è tre volte più prevalente rispetto al resto della popolazione.

Nei soggetti con diabete la disfunzione si verifica in età precoce, spesso entro i primi dieci anni dalla diagnosi, sia che si tratti di diabete di tipo insulino-dipendente sia che si tratti del tipo non insulino-dipendente.

La disfunzione erettile aumenta con la durata del diabete, con le complicazioni legate alla malattia, con il deterioramento del controllo metabolico, con le malattie neurologiche, e quelle del cuore.

L’incidenza è maggiore in uomini diabetici con ipertensione, che usano farmaci ipertensivi che aumentano l’indice di massa corporea portando ad una cardiopatia ischemica o a malattie renali.

Non si conoscono quali aspetti del diabete siano la causa diretta della disfunzione anche se la più citata sembra essere la malattia vascolare che provoca un minore afflusso di sangue arterioso nel corpo cavernoso provocando un rilassamento della muscolatura liscia del pene.

Ipertensione

Molti studi hanno dimostrato che l’ipertensione è un fattore di rischio per la disfunzione e l’uso di farmaci anti-ipertensivi possono aggravare la situazione.

Un adeguato apporto di sangue arterioso è essenziale per l’erezione; qualsiasi disturbo che ostacola il flusso di sangue può implicare la disfunzione soprattutto se vi sono danni al sistema vascolare.

Non è chiaro quale sia il rischio legato all’impatto emodinamico sulla muscolatura liscia vascolare e quali siano gli effetti collaterali dei farmaci anti-ipertensivi.

Malattie cardiache

Le malattie cardiache sono causa della disfunzione erettile ed essa aumenta del 5% in ogni anno di durata della malattia; gli uomini con una storia di infarto miocardico o intervento di bypass coronarico  sono a più alto rischio.

Alcuni studi hanno dimostrato che c’è un’associazione significativa tra malattie cardiache e disfunzione e che, l’insorgenza di disfunzione erettile negli uomini anziani può essere interpretata come precorritrice della malattia coronarica subclinica.

La disfunzione erettile è un indicatore dell’insufficienza arteriosa in quanto richiama l’attenzione al rischio coronario e contribuisce alla prevenzione di mortalità per malattia coronaria.

Malattia coronaria e disfunzione condividono alcune determinanti comportamentali come fumo, alcool, ipertensione, inattività fisica, obesità.

Depressione e altri fattori psicogeni

Una causa comune della disfunzione erettile sono i problemi di relazione.

Il rapporto tra disfunzione sessuale maschile psicogena e organica è direttamente proporzionale all’età,con il 70% di uomini al di sotto dei 35 anni che soffrono di disfunzione psicogena e, l’85% di uomini al di sopra dei 50 anni che soffrono di disfunzione organica.

Negli uomini giovani la causa più probabile di disfunzione psicogena è l’ansia per la “performance” ,che può inibire il sistema nervoso.

La disfunzione si verifica maggiormente in uomini che hanno una personalità debole e che risultano sottomessi, che soffrono di depressione o che hanno problemi emotivi.

La rabbia e la depressione causano eccessivo deflusso simpatico o elevati livelli di catecolamine nel sangue che producono vasocostrizione e aumento della muscolatura liscia del pene ; d’altra parte, gli uomini con disfunzione erettile possono essere ansiosi, depressi e privi di autostima e fiducia in se stessi. La relazione causale tra depressione e disfunzione erettile molto probabilmente è bi-direzionale: la disfunzione segue la depressione e la depressione è una conseguenza della disfunzione. . Un trattamento efficace per la disfunzione è la remissione della malattia depressiva e la diminuzione dei sintomi psichiatrici generali . In alcuni casi la disfunzione erettile è associata alla perdita di autostima, ala scarsa immagine di se, all’ansia o alla tensione con la partner sessuale, alla paura di contrarre malattie a trasmissione sessuale, inclusa l’AIDS.

La depressione è associata a una grande varietà di disturbi neurofisiologici che possono compromettere il funzionamento del sistema nervoso autonomo  provocando il rilassamento del pene; le persone depresse possono essere molto critiche con se stesse e tendere all’introspezione

e questi comportamenti possono portare ansia da prestazione che inibisce la capacità dell’uomo di raggiungere l’erezione. Psicopatologia o fattori emotivi giocano un ruolo fondamentale nella disfunzione e, anche in presenza di fattori di rischio vascolare, le fluttuazioni della disfunzione possono essere attribuite a influenze psicologiche.

Prostatectomia e sintomi del basso tratto urinario

Problemi alla prostata e alle basse vie urinarie sono legati all’insoddisfazione nella vita sessuale e alla disfunzione; in particolar modo è stato dimostrato che essa si manifesta maggiormente in pazienti di età avanzata che hanno subito interventi e radioterapia per il cancro alla prostata, tuttavia si è verificato che, alcuni soggetti, hanno riportato un miglioramento nella vita sessuale dopo l’intervento.

La disfunzione erettile è molto diffusa negli uomini che hanno problemi alle vie urinarie, che hanno ipertrofia prostatica sintomatica; in questi casi,molto probabilmente i sintomi non hanno un effetto diretto sulla soddisfazione sessuale ma invece influenzano in modo negativo il senso generale di benessere e autostima, fattori che,a loro volta, influenzano la vita sessuale.

Iperlipidemia

Trigligeridi e alti livelli di colesterolo nel sangue possono aumentare la prevalenza di disfunzione erettile da insufficienza arteriosa; essi potrebbero causare anche degenerazione della muscolatura liscia cavernosa ed eccessivo deflusso di sangue.

E’ stato dimostrato che i farmaci ipolipemizzanti,  come fibrati e statine, influenzano la disfunzione al contrario essa può essere ridotta seguendo programmi di dieta finalizzati alla riduzione  di colesterolo.

Farmaci

La disfunzione erettile può interessare il 10-20% di pazienti che usano tiazidici, diuretici,  e in misura minore, i pazienti che usano beta-bloccanti.

Benzodiazepine e inibitori della ricaptazione della serotonina possono causare riduzione della libido e dell’eiaculazione; stessa cosa dicasi per gli steroidi anabolizzanti,gli ipoglicemizzanti, la cimetidina e i farmaci anti-ulcera.

Altri farmaci segnalati sono il nitrato, la diossina, gli antipertensivi, gli antidepressivi triclici, psicofarmaci e droghe per dormire.

La disfunzione erettile può aumentere con l’uso di alcuni farmaci comuni anche se, non è noto se sono i farmaci a causare l’impotenza o se la causa è la condizione medica di base.

Altre malattie croniche

La disfunzione erettile è molto comune tra gli uomini affetti da artrite, ulcera peptica, schizofrenia, malattie polmonari, epatite cronica, allergie,sindrome delle apnee ostruttive del sonno.

LIFESTYLE O FATTORI MODIFICABILI

I fattori di rischio modificabili per la disfunzione erettile sono il fumo, il consumo di alcool, l’obesità e lo stile di vita sedentario.

FUMO, SIGARETTE E PROBLEMI DI EREZIONE

L’uso del tabacco è un importante problema di salute pubblica in tutto il mondo e gli studi hanno dato risultati contrastanti sul suo ruolo nella disfunzione erettile.

In alcuni casi viene dimostrato che l’incidenza della disfunzione aumenta in uomini fumatori o ex fumatori, in uomini che sono esposti al fumo passivo , se presente, sia in casa che sul posto di lavoro. Anche l’effetto dose-risposta del fumo è controverso in quanto alcuni studi hanno dimostrato che il rischio di disfunzione è proporzionale al numero di anni trascorsi da fumatore, altri studi non sono invece riusciti a rilevare questo rapporto: numero di anni e numero di sigarette fumate in un giorno non sono predittori significativi di disfunzione.

Il possibile effetto del fumo può essere mediato da cambiamenti sistemici tra cui ipercoagulabilità, aggregazione piastrinica maggiore, squilibrio nelle concentrazioni di prostaciclina e gli effetti tossici sull’endotelio vascolare.

Gli studi di scienze cliniche e di base ci forniscono una prova diretta che il fumo influenza l’erezione del pene ostacolando l’endotelio e provocando il rilassamento della muscolatura liscia.

Il fumo può agire in modo sinergico o additivo con altri fattori di rischio come l’ipertensione, le malattie del cuore e il diabete.

IL CONSUMO DI ALCOL E I PROBLEMI DI EREZIONE

L’associazione tra consumo di alcool e disfunzione erettile è controversa e il rapporto tra dose-risposta può non essere lineare.

L’alcool può aumentare l’incidenza della disfunzione e non basta una semplice riduzione della quantità per migliorare la situazione.

Gli uomini che consumano una quantità di alcool maggiore delle 40 unità è più a rischio rispetto ai non bevitori o ai bevitori moderati.

Obesità e problemi di erezione

 

L’obesità  in sé non può essere considerato un fattore di rischio diretto ma può indurre impotenza attraverso l’aumento di malattie croniche tra cui il diabete, l’ipertensione, le malattie cardiache e l’iperlipidemia.

Stile di vita sedentario e problemi di erezione

La disfunzione erettile è più comune tra gli uomini che svolgono una vita sedentaria mentre è infrequente tra coloro che praticano attività fisica in quanto essa, riduce il rischio di malattie cardiovascolari inibendo l’aterosclerosi e migliorando il profilo lipidico, aumentando l’afflusso di sangue vascolare con effetti positivi sulla trombosi.

Quindi l’attività fisica ha effetti simili anche sul flusso di sangue che dal sistema vascolare giunge al pene.

Consumo di caffè e problemi di erezione

 Gli studi non hanno dimostrato una relazione diretta tra disfunzione erettile e consumo di caffè.

Altri predittori dei problemi di erezione

 

Altri predittori della disfunzione erettile possono essere: ferite pelviche, ernia del disco,abuso di droghe, aneurisma aortico, danni uretrali.

FATTORI DI RISCHIO DELLA DISFUNZIONE ERETTILE 

Cause dei problemi di erezione

Non si sa quali siano i fattori di rischio associati alla disfunzione, se le malattie concomitanti o i loro trattamenti come non è ben chiaro se sia la depressione a provocare disfunzione o se la disfunzione sia causa di depressione, se siano più a rischio i diabetici con ipertensione o i fumatori con diabete o ipertensione.

Il fumo aumenta i rischi di malattie cardiache, di ipertensione e ha un’elevata incidenza sulla disfunzione; così anche la depressione, le malattie cardiovascolari condividono molti fattori di rischio con la disfunzione e, i pazienti che presentano uno o più di questi problemi hanno più probabilità di avere disfunzione rispetto ai pazienti che sono affetti da un solo problema..

La prevalenza di depressione, malattia coronaria e disfunzione aumenta con l’età e, i sintomi legati a queste tre malattie, sono strettamente interconnessi.

Il termine “ sindrome DEC “ è stato introdotto per riferirsi a questa triade di condizioni ed è stato dimostrato che la depressione può predisporre un individuo ad un rischio più elevato di malattia coronaria; allo stesso modo, i pazienti con disfunzione erettile hanno probabilità maggiori di essere depressi . Inoltre i pazienti con disfunzione erettile sono spesso ipertesi o hanno una prevalenza più alta di malattie cardiovascolari.

Alcuni fattori di rischio hanno poi un effetto sinergico e si potenziano a vicenda.

Strumento di studio per i problemi di erezione

Sono state raccolte delle informazioni attraverso un questionario autosomministrato via mail che comprendeva elementi sullo stato socio-demografico, sullo stile di vita, sulle condizioni mediche, sull’attività fisica, sulla capacità erettile e sulla preoccupazione riguardo i problemi di erezione.

Ogni soggetto è stato informato dell’obiettivo dello studio e dell’intenzione di mantenere riservate e anonime le informazioni.

La disfunzione erettile è stata definita come l’incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente per una soddisfacente funzione sessuale quindi, i soggetti, sono stati invitati a rispondere a due domande sulla loro capacità erettile: “ Hai avuto problemi di erezione prima di iniziare il rapporto sessuale? “ e “ Hai avuto problemi a mantenere l’erezione , una volta cominciato il rapporto? “

Per entrambe le domande sono state date quattro opzioni di risposta: mai, talvolta, spesso e sempre.

I soggetti sono stati invitati a scegliere l’opzione che meglio descriveva il grado di raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente per una buona vita sessuale.

Si è deciso di non avere informazioni dal partner abituale, in quanto gli uomini possono essere più disposti a raggiungere l’erezione con la masturbazione o con qualcuno che non sia il loro partner e che, il partner , ignori questo

Le due domande sono state combinate per classificare la gravità della funzione erettile e,  chi non ha avuto difficoltà di raggiungere e mantenere l’erezione è stato classificato come normale funzione erettile; chi ha avuto qualche difficoltà nel raggiungere o mantenere l’erezione è stato classificato come minima disfunzione erettile; chi ha avuto abbastanza o frequente difficoltà è stato classificato come moderata disfunzione erettile; chi non è riuscito nel rapporto sessuale è stato definito come disfunzione erettile completa.

Gli stessi soggetti sono stati considerati fumatori se avessero fumato più di una sigaretta al giorno per un anno; ex fumatori se avevano fumato più di una sigaretta al giorno per un periodo di almeno un anno ma si era fermato più di un anno prima di partecipare allo studio e, non fumatori se non avessero mai fumato. L’intensità del fumo non è stata registrata.

Prevalenza della disfunzione erettile e dei problemi di erezione

La prevalenza della disfunzione erettile completa o moderata aumenta con l’età, soprattutto dopo i 60 anni, infatti il rischio è 10 volte più grande negli uomini di 75 anni rispetto a quelli di 50.

La prevalenza combinata di disfunzione erettile moderata e completa aumenta significativamente con il diabete, l’ipertensione, le malattie cardiache, l’artrite, il fumo.

La  prevalenza della disfunzione non aumenta in modo significativo negli uomini con malattie polmonari o cerebrovascolari.

Incidenza della disfunzione erettile

L’incidenza semplice di disfunzione erettile è stata stimata essere di 77 casi su 1000 per uomini di età compresa tra 50-55 anni per aumentare a 88 casi su 1000 per uomini di età compresa tra i 70-75 anni. L’incidenza complessiva di moderata disfunzione erettile è stata stimata essere di 24 casi su 1000 persone in uomini che non avevano nessuna disfunzione basale; essa aumenta da 19 a 1000 persone all’anno per gli uomini di età compresa tra i 50-55 anni e, da 24 a 1000 persone per gli uomini di età compresa tra i 70-75 anni di età.

L’incidenza media di completa disfunzione erettile va dai 5 casi su 1000 negli uomini di età compresa tra i 50-55 anni per passare a 46 casi su 1000 negli uomini di età compresa tra i 70-75 anni. L’incidenza di tutte le forme di disfunzione erettile aumenta con l’età.

I FATTORI DI RISCHIO DELLA DISFUNZIONE ERETTILE

Lo stato socio-demografico dei problemi di erezione

I tassi di incidenza della disfunzione erettile aumentano col passare di ogni decennio di età e sono più alti dopo i 60 anni.

L’incidenza della disfunzione erettile moderata aumenta del 50%, quella moderata del 100% e quella completa del 180% con il passare di un solo decennio di età ; l’incidenza di disfunzione erettile combinata, di moderata e completa, aumenta dell’80% in ogni decennio.

L’invecchiamento in buona salute è un fattore di rischio indipendente per la disfunzione; l’istruzione, la residenza e lo stato civile non hanno un effetto sostanziale su qualsiasi grado di disfunzione: uomini più istruiti avevano un’incidenza non significativamente più bassa.

Le malattie croniche e i problemi di erezione

 

L’incidenza di disfunzione erettile da moderata a completa è maggiore negli uomini affetti da diabete, ipertensione, malattie cardiache e vascolari, artrite, malattie polmonari.

Fattori di stile di vita e disfunzione erettile

C’è un piccolo,  ma non significativo eccesso di rischio di disfunzione negli ex fumatori, con un trend di aumento in base alla gravità del sintomo, tuttavia nessuno dei risultati è statisticamente significativo. I fumatori non abituali incorrono in un rischio maggiore di disfunzione moderata; mentre i fumatori abituali incorrono in un rischio maggiore di disfunzione completa.

Per quanto riguarda i fattori socio-demografici, neanche questi hanno un’incidenza significativa.

Il consumo di alcool, se eccessivo, aumenta l’incidenza di disfunzione erettile minima.

DISCUSSIONE

La disfunzione erettile è un importante problema di salute pubblica, infatti mantenere il benessere è un aspetto importante per la qualità della vita umana e ha un’implicazione profonda per lo stato di salute di ogni individuo.

La funzione sessuale è una componente molto importante per la qualità della vita degli uomini; le aspettative di affinità sessuali aumentano nelle persone anziane in risposta ad una maggiore consapevolezza sessuale e a un miglioramento della salute e del benessere generale.

Negli ultimi trent’anni si è registrato un aumento molto significativo dei meccanismi fisiologici responsabili della disfunzione erettile, tanto che essa è diventata un argomento di notevole interesse della società e dei media.

Parallelamente all’aumento delle conoscenze c’è stata un’esplosione di indicazioni terapeutiche, tuttavia la conoscenza dell’eziologia della disfunzione erettile non è migliorata alla stessa velocità

Metodologia

La disfunzione erettile è un qualcosa di soggettivo ed è meglio descritta dalla valutazione personale dell’individuo e dalla sua situazione.

C’è una variazione nella definizione di disfunzione e funzione normale , avere qualche difficoltà nel raggiungere o mantenere l’erezione è stata frequentemente considerata normale.

Non vi è ancora alcun metodo standard per la valutazione della disfunzione erettile.

Si è stimato che l’incidenza della disfunzione erettile progredisce da una forma più lieve  ad una più grave e, progredendo,  si sviluppa in disfunzione completa.

La disfunzione erettile può essere reversibile e può migliorare in disfunzione erettile lieve e moderata se si riducono i fattori di rischio  tenendo presente che, è molto importante sapere se i fattori di rischio della disfunzione erettile lieve sono diversi da quelli della disfunzione erettile grave e se l’incremento dell’incidenza di disfunzione aumenta con l’avanzare dell’età.

L’associazione tra la gravità della disfunzione erettile e l’avanzare dell’età potrebbe essere risolto con il metodo semplice in quanto, l’età non è un fattore di rischio significativo per la disfunzione lieve ed ha solo un minimo effetto sulla disfunzione moderata.

Inoltre, alcune condizioni, come ad esempio il diabete, che  sono forti predittori di disfunzione erettile, sono stati considerati i fattori di rischio non più della forma lieve, avendo escluso quegli uomini che erano passati da una forma di disfunzione lieve o moderata, ad una forma più grave.

Il metodo semplice valuta correttamente solo l’incidenza di disfunzione erettile completa, mentre sottovaluta l’incidenza della disfunzione minima o moderata e,probabilmente, anche l’effetto di vari fattori di rischio. Non si hanno informazioni sui tempi di transizione tra disfunzione basale e follow-up, come regola si pensa che le transizioni abbiano avuto luogo nel punto medio di follow-up; tuttavia questa ipotesi potrebbe causare una leggera imprecisione nelle stime di incidenza.

Questo modello presuppone anche che le transizioni tra le diverse fasi siano indipendenti e si verifichino ad una velocità costante.

Rappresentatività

E’ molto difficile raccogliere informazioni valide da un campione rappresentativo.

La maggior parte degli studi sulla disfunzione erettile è rappresentativo della popolazione di origine perché la popolazione che si prende in esame comprende individui disposti a parlare di questioni sessuali. Negli studi clinici di base, gli uomini che cercano cure mediche possono essere diversi dalla popolazione generale; questi uomini possono essere più giovani o stanno seguendo cure mediche per il diabete e l’ipertensione.

La popolazione complessiva di uomini impotenti è costituita da coloro che cercano cure mediche per la disfunzione erettile e coloro che non lo fanno.

Gli uomini che ricevono cure sono probabilmente più giovani, con più probabilità di avere una disfunzione lieve anziché completa e con più probabilità di avere assistenza medica.

Sono stati condotti molti studi sulla sessualità maschile attraverso campioni reclutati tra dipendenti di aziende o pazienti clinici; solo poche indagini sono state fatte su campioni rappresentativi della popolazione di base o della popolazione generale.

Questi studi si differenziano per molti aspetti, come ad esempio la fascia d’età, il metodo di raccolta delle informazioni, la metodologia di valutazione.

Gli indicatori di rischio della disfunzione erettile

Per evitare la disfunzione erettile e i problemi di erezione è molto importante individuare i fattori di rischio.

Diverse malattie croniche, quali diabete, depressione, malattie cardiovascolari e neurologiche, sono associate a una maggiore incidenza di disfunzione; questi disturbi sono presenti maggiormente negli anziani, soprattutto negli uomini con età superiore ai 60 anni che trovano parzialmente spiegata, in questo modo, l’elevata prevalenza di disfunzione.

Tuttavia molti uomini hanno difficoltà ad assumere consapevolezza della disfunzione e non conoscono l’enorme disponibilità di trattamenti non invasivi atti a recuperare la soddisfazione nella loro vita sessuale.

L’erezione del pene è un fenomeno neurovascolare complesso che può essere influenzato dalla presenza di malattie vascolari occlusive, fibrosi cavernosa o malattie neurologiche e, i fattori di rischio,  si sovrappongono in maniera significativa con queste malattie.

LO STATO SOCIO-DEMOGRAFICO e problemi di erezione 

L’età

Tra le caratteristiche socio-demografiche l’età è l’unico indicatore significativo per la disfunzione erettile, in quanto è stato ampiamente dimostrato che essa aumenta del 10% col passare di ogni anno di età. La disfunzione colpisce gli uomini di tutte le età anche se la prevalenza aumenta notevolmente negli anziani , dato che l’aspettativa di vita è aumentata e la popolazione anziana oltre i 65 anni è in rapida crescita.

Gli anziani però, rispetto ai giovani, considerano la disfunzione meno di un problema.

Il normale processo di invecchiamento e l’accumulo di fattori di rischio legati all’età possono far diminuire la capacità di avviare rapporti sessuali, complice anche la paura di inadeguatezza nelle prestazioni o il rifiuto. Gli uomini più anziani sono particolarmente sensibili al sostegno sociale che viene fornito dalle relazioni intime e, il tirarsi indietro da queste relazioni, per colpa di questi timori può avere effetti negativi anche sullo stato di salute generale.

Molti fattori sono legati alla disfunzione negli uomini anziani; una grande percentuale è costituita dalle malattie cardiovascolari ma, sebbene la disfunzione aumenti con l’invecchiamento, conoscere i fattori di rischio in grado di guidare le strategie di prevenzione è fondamentale.

Nello specifico, conoscere i fattori di rischio può portare alla scelta di farmaci che possono ridurre il rischio di disfunzione; inoltre la consapevolezza e la rassicurazione sono utili per prevenire la disfunzione lieve causata da farmaci o da malattie di invecchiamento.

Il cambiamento dei costumi sociali e la crescente attenzione alla sessualità può portare ad un numero crescente di uomini anziani che cercano aiuto e, per medici e pazienti, è importante conoscere l’incidenza della disfunzione erettile sulla popolazione generale.

L’istruzione e i problemi di erezione

Il livello di istruzione è inversamente correlato con lo sviluppo di disfunzione erettile.

Un livello di istruzione più basso è spesso associato a meno accesso a misure di prevenzione sanitaria, fumo e altri fattori di rischio.

Malattie croniche e la disfunzione erettile

La disfunzione erettile può essere un sintomo di sottostante malattia cronica ed è spesso associata alle malattie vascolari, all’ipertensione, alle malattie cardiache che portano ad un’alterazione del flusso di sangue al pene. In molti casi la valutazione della funzione erettile può dare indizi per la malattia coronaria, per il diabete o altre malattie.

FATTORI DI STILE DI VITA

Fumare sigarette e problemi di erezione

I dati disponibili sull’associazione tra fumo e disfunzione erettile sono controversi tuttavia è stato rilevato che il 40% degli uomini impotenti erano fumatori correnti; quindi i fumatori sono 1,5 volte più a rischio di incorrere nella disfunzione rispetto ai non fumatori.

Poiché il fumo è associato ad una maggiore probabilità di disfunzione, questo può motivare molti pazienti a smettere di fumare perché, in alcuni uomini, la disfunzione è considerata più minacciosa del cancro o delle malattie cardiache.

Smettere di fumare previene il peggioramento della disfunzione, ma l’approccio migliore per preservare la potenza è una rapida adozione di uno stile di vita sano.

Consumo di alcool e problemi di erezione

L’effetto del consumo di alcool sulla disfunzione erettile è stato segnalato tra i bevitori rispetto ai non bevitori. L’abuso di alcool interferisce con il metabolismo degli ormoni sessuali e può avere sia effetti psicologici che biologici.

Gli effetti psicologici a breve termine comprendono inibizione ridotta e aumento del desiderio sessuale; tra gli effetti biologici ricordiamo quelli sui lipidi e sulla coagulazione.

CONCLUSIONI

Dagli studi eseguiti risulta che la disfunzione erettile è un disturbo che si verifica tra i 50-75 anni di età; la prevalenza e l’incidenza aumenta con l’età, in particolare dopo i 60 anni.

I fattori biologici quali l’età, il diabete, l’ipertensione, le malattie cardiache e cerebrovascolari sono importanti predittori di disfunzione erettile. L’intervento per mezzo di cure adeguate potrebbe ripristinare la normale funzione sessuale

INTRODUZIONE AI PROBLEMI DI EREZIONE E ANSIA DA PRESTAZIONE: COSA SONO

La disfunzione erettile (DE) e l’eiaculazione precoce (EP) sono i problemi principali nella sfera della sessualità maschile.

Le nuove terapie in questo campo hanno cambiato completamente l’approccio diagnostico e terapeutico sopratutto dopo alcuni aggiornamenti ottenuti dall’Associazione Urologi Europea.

L’aggiornamento si basa su una ricerca bibliografica molto approfondita svolta dai membri del gruppo.

Tutti gli articoli pubblicati tra il gennaio 2009 (precedente aggiornamento) e gennaio 2013 sono stati considerati per una revisione dopo essere stati valutati per il loro livello di evidenza scientifica.

DISFUNZIONE ERETTILE:

L’Erezione è un fenomeno neuro-vascolare. Esso comprende la dilatazione arteriosa,

il rilassamento della muscolatura liscia, e l’attivazione del meccanismo veno-occlusivo corporeo.

La disfunzione erettile è definita come l’incapacità persistente di raggiungere e mantenere un’erezione che permetta di avere prestazioni sessuali soddisfacenti.

Anche se  non si tratta di un problema troppo grave, può influenzare la salute fisica e

psicosociale dell’individuo che ne soffre,fino a compromettere significativamente il suo quotidiano.

Ci sono comunque casi in cui la disfunzione erettile può esse dovuta ad un problema clinico come le malattie cardio-vascolari.

EPIDEMIOLOGIA:

Dati epidemiologici hanno evidenziato una forte crescita del problema di disfunzione erettile in tutto il mondo. La prima importante comunità a intraprendere questi studi è stata l’Aging Massachusetts Male. Secondo questi studi,in sei paesi europei (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, e Regno Unito)l’ottanta per cento degli uomini si considerano sessualmente attivi, e il 71% ha riportato almeno un episodio di attività sessuale nelle ultime quattro settimane.Tra questi

solo il 19% degli uomini hanno cercato aiuto medico e solo l’ 11% è stato clinicamente trattato.La prevalenza complessiva della DE è stata del 49%, e il 10% dei pazienti ha riportato

completa assenza di erezione. La prevalenza di disturbi di eiaculazione precoce era tra il 46% e il 5% .

Possono costituire un importante fattore di rischio per la(DE):la mancanza di esercizio fisico,l obesità,il fumo, l’ipercolesterolemia e la sindrome metabolica.

Tuttavia, dovrebbe essere sottolineato che studi  più accurati sono necessari per determinare gli effetti dell’esercizio fisico o di altri cambiamenti nello stile di vita,nella prevenzione e nel trattamento della DE. Un numero crescente di uomini è in cerca di aiuto per risolvere questo problema ma tuttavia non tutti i medici riescono a valutarne il giusto trattamento.

Peraltro molti uomini chiedono  un parere medico anche non soffrendo di DE perchè vogliono solo migliorare le loro prestazioni sessuali.

Le conclusioni sulla epidemiologia della DE sono:

L’Erezione è un fenomeno neuro-vasculo-tissutale sotto controllo ormonale.

E’ comune in tutto il mondo. Fattori di rischio per l’insorgere della DE possono essere le malattie cardiovascolari. L’esercizio fisico potrebbe portare benefici considerevoli migliorando la funzione erettile.La disfunzione è un sintomo non una malattia.

Alcuni pazienti potrebbero non essere adeguatamente valutati e quindi non riceverebbero un trattamento efficace.

La DE è comune dopo prostatectomia radicale, indipendentemente dalla tecnica chirurgica.

Può insorgere anche dopo radioterapia esterna e brachiterapia.

Il primo passo per valutare la DE è sempre una storia medica e sessuologica dettagliata dei pazienti e dei loro partner,quando disponibili. Spesso non è possibile includere il partner nella prima visita del paziente, ma uno sforzo dovrebbe essere fatto per averlo almeno nella seconda visita. La fisiopatologia della disfunzione erettile può essere vascolare,neurogena, anatomica, ormonale, farmaco-indotta e / o psicogena.

E ‘importante stabilire un’atmosfera rilassata durante la seduta col paziente.In questo modo sarà più facile porre domande riguardanti la funzione erettile così come su altri aspetti importanti della vita sessuale.Questo consentirà anche di spiegare al meglio la diagnosi e l’approccio terapeutico da attuare col paziente ed il suo partner.

Fisiopatologia della disfunzione erettile:

Malattie-cardiovascolari,Ipertensione,Diabete-mellito,iperlipidemia,Fumo,Chirurgia maggiore o radioterapia,Cause centrali,Malattie degenerative,traumi del midollo spinale,tumori del sistema nervoso centrale,insufficienza renale cronica,curvatura congenita del pene,  ipogonadismo,iperprolattinemia,Ipogonadismo,Iperprolattinemia,antidepressivi (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina),Antipsicotici (incl. Neurolettici),Antiandrogeni;Droghe ricreative (alcool, eroina, cocaina, marijuana, metadone)

Tipo generalizzato (ad esempio, la mancanza di eccitabilità e disturbi di intimità sessuale)

Tipo situazionale (ad esempio, problemi relativi alle prestazioni, socio-correlata),Frattura del pene

STORIA SESSUALE:

La storia sessuale deve comprendere  informazioni sulle relazioni sessuali precedenti e attuali del paziente,il suo stato emozionale,la durata del problema disfunzionale e anche le consultazioni o trattamenti precedenti che  quest’ultimo potrebbe aver fatto.

Può essere utile anche avere informazioni sulla salute del partner.Molto importante è anche conoscere in maniera dettagliata il funzionamento erettile del paziente,compresa la durata dell’erezione,l’eiaculazione e l’orgasmo.I pazienti devono essere sottoposti a screening per i loro sintomi,il loro probema di DE potrebbe essere causato anche da una diminuzione del piacere sessuale,da un abbasamento dell’umore e dell’energia e quindi da una condizione di depressione;(affaticamento,deficit cognitivo ecc..)

Ogni paziente dovrebbe sottoporsi ad  un esame fisico focalizzato sulla sistema genito-urinario,esami cardiologici o neurologici.Un esame rettale dovrebbe essere eseguito

in tutti i pazienti di età superiore a 40 anni. La pressione sanguigna e la frequenza cardiaca devono essere misurate.

I pazienti in cerca di consulenza per risolvere la DE soffrono spesso di scompensi cardiovascolari e di diabete.Spesso sono indispensabili specifici test diagnostici per accertarsi delle condizioni del paziente.

La correzione chirurgica può essere necessaria per i pazienti con disfunzione erettile a causa di anomalie del pene, ad esempio, ipospadia,

curvatura congenita, o altre malattie.

CONSULENZA:

La consultazione con il paziente deve includere una discussione delle aspettative e delle esigenze sia del paziente che del rispettivo partner sessuale.(stabile).I risultati dei test diagnostici  forniscono una selezione razionale delle opzioni di trattamento. Il rapporto tra paziente e teraupeta è  parte essenziale della gestione del problema di DE.

Opzioni di trattamento

Per consigliare correttamente i pazienti con disfunzione erettile, i medici devono essere pienamente informati su tutte le opzioni di trattamento a disposizione.

La scelta del trattamento deve soddisfare sia il terapeuta che il paziente.

Nel caso la terapia anche accostata da un trattamento di tipo farmacologico non vada a buon fine, bisogna considerare strategie di intervento alternative concentrandosi sempre sui bisogni e le aspettative del paziente. Ovviamente anche in questo caso tale decisione deve essere condivisa. Recenti studi dimostrano che un intervento anche nel lifestyle (stile di vita) dell’individuo,possa portare non solo ad un miglioramento della funzione erettile ma anche della vita in generale.

Un miglioramento significativo può essere visto appena dopo 3 mesi dall’inizio dei cambiamenti nello stile di vita. L’uso di farmaci a volte è importante nel raggiungimento della funzione erettile postoperatoria.Le opzioni di trattamento per la DE postoperatoria includono anche iniezioni endovenose.

Iniezioni e protesi del pene sono ancora suggeriti,in casi specifici,come trattamenti.

Il parere di un endocrinologo può essere utile per la gestione dei pazienti con alterazioni ormonali.

Vi può essere una carenza di testosterone provocata da insufficienza testicolare primaria o secondaria.In questi casi la terapia sostitutiva di testosterone(intramuscolare, per via orale, o transdermica) è efficace.

La terapia di testosterone è controindicata nei pazienti con carcinoma della prostata o malattia cardiaca instabile.

Nei giovani pazienti con trauma pelvico o perineale, bisogna intervenire con una rivascolarizzazione chirurgica che può durare molto ed ha un tasso di successo del 60-70%.

Consulenza e terapia psicosessuale

Per i pazienti con un problema psicologico significativo, la terapia psicosessuale può essere svolta con diversi approcci. Questa terapia richiede richiede in corso di follow-up e ha avuto risultati variabili.Nei casi in cui il paziente accosti alla terapia una cura farmacologica è importante verificare come e da chi il paziente ha ricevuto il farmaco,confermare che questo sia stato prescritto correttamente.Il motivo principale per cui alcuni pazienti non riescono a continuare la cura coi farmaci è la consulenza inadeguata del loro medico.

I principali modi in cui un farmaco può essere utilizzato in modo non corretto sono:

  • mancato utilizzo,mancato uso della dose adeguata;non attendere la giusta quantità di tempo che intercorre tra l’assunzione del farmaco ed il rapporto sessuale,la mancanza di un’adeguata stimolazione sessuale.

Per motivi finanziari, alcuni medici possono prescrivere solo basse dosi di un farmaco. È importante

verificare che il paziente ha avuto una sperimentazione sufficiente della dose massima del farmaco.

Ad esempio con un farmaco come il tadafil il paziente deve sapere che,una volta preso per via orale,deve attendere almeno due ore prima del rapporto.

Ai pazienti che assumono vardenafil è stato consigliato di usare il farmaco solo dopo un digiuno.  .

Quando al paziente è stata somministrata una dose adeguata del farmaco e la risposta è ancora insufficiente, si possono attuare diversi cambiamenti,anche se le prove a sostegno di questi interventi sono limitate. La possibilità di somministrare farmaci per  via intracavernosa (IC) ha contribuito allo studio della fisiologia dell’erezione e delle cause di patologia. Per la prima volta nella storia dell’uomo si poteva indurre un ‘erezione a comando mediante un farmaco.

Alprostadil è stato il primo e unico farmaco approvato per il trattamento di intracavernosa.

Alprostadil intracavernosa è più efficace in monoterapia alla dose di 5-40 mg; anche se i 40 mcg

L’erezione appare dopo 5-15 minuti.

È necessario un programma di office-formazione (uno o due visite) con  il paziente per insegnargli la corretta procedura di assunzione.In caso di limitata abilità manuale, la tecnica può essere insegnato ai loro partner.

Le complicazioni dell’ alprostadil intracavernosa includono dolore al pene (50% dei pazienti ha riportato dolore, erezioni prolungate (5%), priapismo (1%), e la fibrosi (2%).

Oggi, tuttavia,la farmacoterapia intracavernosa è considerata una soluzione secondaria. Ai pazienti che non rispondendo ai farmaci orali possono essere fatte iniezioni endovenose con un alto tasso di successo(85%).

L’impianto chirurgico di una protesi peniena può essere considerata in pazienti che non rispondono alla farmacoterapia o che preferiscono una soluzione permanente al loro problema. Le due classi attualmente disponibili di protesi del pene, includono:gonfiabile (2 o 3 pezzi) e dispositivi malleabili (126-129).

La maggior parte dei pazienti preferiscono i dispositivi gonfiabili perché ottengono erezioni  più  “naturali.

Ci sono due principali approcci chirurgici per l’impianto di protesi peniena: peno-scrotale e infrapubica.Le protesi del pene sono una soluzione interessante per i pazienti che non rispondono alle terapie più conservative.

Ci sono prove sufficienti per raccomandare questo approccio nei pazienti che non rispondono ai trattamenti meno invasivi grazie ai suoi alti tassi di efficacia, sicurezza e soddisfazione. Di solito la scarsa educazione del paziente alla metodologia di cura della disfunzione erettile è una delle motivazioni principali perchè ci possa essere una  risposta al trattamento non sufficientemente adeguata . Accompagnato al problema della disfunzione erettile ve ne può essere un altro di uguale importanza. Si tratta dell’eiaculazione precoce di cui soffrono molti uomini è può essere classificata come “permanente”in questo caso,disturbo di tipo primario o “acquisita”, disturbo secondario.

L’eiaculazione precoce è caratterizzata da una sintomatologia della prima esperienza sessuale in cui l’eiaculazione si verifica in tempi troppo veloci. Prima della penetrazione vaginale oppure 1-2 minuti dopo.

Impatto sulla qualità della vita

Gli uomini con questo tipo di problema riferiscono ovviamente un basso livello di soddisfazione per quanto concerne il rapporto sessuale,hanno difficoltà a rilassarsi e i rapporti diventano sempre meno frequenti. Tuttavia il problema può avere un impatto anche più grave perché può ridurre l’autostima e la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità,difficoltà nel rapporto con il partner,disagio mentale,ansia,imbarazzo e infine anche depressione. Nonostante le gravi conseguenze psicologiche sono pochi gli uomini a cercare una cura al loro problema. Le principali cause per non discuterne con un medico sono ovviamente l ‘imbarazzo del paziente e la falsa credenza che non vi sia un trattamento efficace. Il medico durante la diagnosi deve conoscere la storia sessuale del paziente e comprendere se si tratta di eiaculazione precoce permanente o acquisita. Particolare attenzione dovrebbe essere data alla durata precisa dell’eiaculazione. I pazienti che riportano un problema di disfunzione erettile posso sviluppare anche l’eiaculazione precoce in seguito all’ansia associata alla difficoltà di raggiungere un’erezione. Inoltre alcuni pazienti non sono consapevoli del fatto che la perdita di erezione dopo l’eiaculazione è un fenomeno normalissimo, quindi possono erroneamente lamentare un problema inesistente.

Trattamento del problema di erezione e disfunzione erettile

Prima di iniziare il trattamento, è fondamentale discutere le aspettative del paziente accuratamente.

La disfunzione erettile, in particolare, o altre disfunzioni sessuali o infezioni urogenitali (es prostatite), devono essere trattate prima o nello stesso momento.

Diverse tecniche comportamentali hanno dimostrato benefici nel trattamento e sono indicate per i pazienti che si trovano a disagio con la terapia farmacologica. Nell’eiaculazione precoce permanente, le tecniche comportamentali non sono raccomandate per il trattamento di prima linea, per  intensità di tempo che richiedono ,inoltre sarebbe necessario anche il supporto di un partner e può essere

difficile da fare. La farmacoterapia è la base del trattamento dell’eiaculazione precoce . Anche se ancora oggi i risultati a lungo termine per i trattamenti farmacologici sono sconosciuti.

È stata effettuata un’analisi basata sull’evidenza di tutte le modalità di trattamento correnti.

Strategie psicologiche / comportamentali, Strategie comportamentali che comprendono principalmente il programma di ‘stop-start’ sviluppato da Semans  e la sua modifica, la tecnica ‘squeeze’, proposta da Masters e Johnson. Nel programma ‘stop-start’, il partner stimola il pene fino a quando il paziente  sente la voglia di eiaculare. A questo punto, istruisce il suo partner a fermarsi, attende che questa sensazione passi e riprende la stimolazione.

La tecnica di ‘spremere’ è simile ma il partner applica pressione manuale al glande poco prima

dell’eiaculazione fino a quando il paziente perde la sua voglia.

Entrambe queste procedure sono tipicamente applicate con  un ciclo di tre pause prima di procedere all’orgasmo. Le strategie comportamentali sono basate sull’ipotesi che l’eiaculazione precoce si verifica perché l’uomo trascura le sensazioni di eccitazione accresciuta e si concentra sulla prevedibilità dell’eiaculazione. In questo caso è molto importante lavorare sulle connessioni tra stimolo-risposta nel paziente.

La masturbazione prima del rapporto sessuale è una tecnica utilizzata da molti uomini più giovani.

Dopo la masturbazione, il pene è desensibilizzato e ne consegue un maggiore ritardo eiaculatorio. In un approccio diverso, l’uomo impara a riconoscere i segni di una maggiore eccitazione sessuale e

come mantenere il suo livello di eccitazione sotto l’intensità  del  riflesso eiaculatorio.

Anestetici topici

L’uso di anestetici locali per ritardare l’eiaculazione è la più antica forma di terapia farmacologica per questo problema.

Diversi studi supportano l’ipotesi che gli agenti desensibilizzanti topici riducono la sensibilità del glande in modo da ritardare l’eiaculazione, ma senza pregiudicare la sensazione di eccitazione che ne deriva.

L’eiaculazione è mediata da un generatore spinale. Vi è un neurotrasmettitore nel cervello il cui compito è occuparsi del controllo eiaculatorio.  Medicinali utilizzati nella terapia farmacologica sono la clomipramina un serotoninergico,molto efficace;altri inibitori della ricaptazione di serotonina come il serontonin selective, paroxetina, citalopram, fluoxetina, fluvoxamina ,paroxetina, sertralina e tutti hanno meccanismo d’azione molto simile.

Effetti collaterali comuni comprendono affaticamento, sonnolenza, sbadigli, nausea, vomito,diarrea e traspirazione; sono generalmente lievi e migliorano gradualmente dopo 2 o 3 settimane.

Sono stati segnalati anche libido, anorgasmia, Aneiaculazione. Secondo uno studio l’uso di clomipramina (non paroxetina), da 3 a 5 ore prima del rapporto, si è rilevato essere molto efficace,  tale trattamento può essere combinato con un processo iniziale di trattamento giornaliero

o basso-dose giornaliera.

Dapoxetine è un potente farmaco somministrato per via orale. Deve essere somministrato due o tre ore prima del rapporto sessuale.

Il tempo di latenza eiaculatoria intravaginale migliora da un tempo base di 0.9 min a 1,75 min, 2,78 min e 3,32 min.

Il miglioramento sul controllo dell’eiaculazione si ha già con 30 mg e 60 mg.

I più comuni eventi avversi all’assunzione di dapoxetine sono stati nausea, diarrea, vertigini e capogiri. Il 32% degli uomini ha riferito un sostanziale aumento ed un maggiore controllo Più del 95% di quegli uomini hanno valutato la soluzione del loro problema come “un po’ meglio”, “migliore” ‘, o “molto meglio”.

Gli uomini che hanno trovato un maggiore aumento del controllo con dapoxetina sono rispettivamente tra il  36,3% e il 44,5%.

Sono 1162 gli uomini che in 22 paesi diversi hanno aumentato la loro durata di rapporto da 0,9 min a 1,9 o 3,2 minuti.

I miglioramenti ottenuti con la dapoxetina sono numerosi e significativi, solo l ‘1,3% dei pazienti ha interrotto la terapia farmacologica.

Le cause principali delle interruzioni possono essere sempre legate agli effetti collaterali e a forti stati di a nausea che si vengono a verificare,vertigini, i mal di testa ecc.

La Dapoxetina è un farmaco approvato,oltre che negli Stati Uniti, anche in diversi paesi europei.

Fra questi vi sono la Svezia,l’ Austria, Finlandia, Germania, Spagna, Italia, Portogallo.

Negli Stati Uniti sono 1.238 gli uomini che hanno ridotto considerevolmente il loro disagio personale in seguito all’assunzione di dapoxetina.

La terapia farmacologica si è dimostrata quindi essenziale nella soluzione non solo del problema di eiaculazione ma delle difficoltà interpersonali che ne derivano.

Vi è un incremento dell’autostima e della fiducia di sé ed ovviamente rapporti sessuali molto più soddisfacenti. In molti casi vi è un miglioramento dello stato umorale anche nel partner sessuale del paziente. La dopoxetina rimane dunque il primo farmaco consigliato in terapia farmacologia per la soluzione del problema di eiaculazione precoce ed è stato approvato anche in paesi come il Canada perchè altamente risolutivo.

Molto importanti sono anche gli inibitori di serotonina. Sono diversi gli studi che hanno sostenuto il ruolo terapeutico degli inibitori.

Gli inibitori, infatti, sono molto importanti perchè possono influire sulla riduzione dell’ansia da prestazione,portano la soglia di disfunzione ad un livello molto più basso consentendo gradualmente erezioni migliori con un conseguente aumento dello stato di eccitazione.

L’eccitazione infatti è ovviamente necessaria per arrivare alla fase di eiaculazione.

Inoltre si ha una diminuzione del tempo che intercorre tra un’erezione ed un’altra. Le possibiltà di ottenere una seconda e soddisfacente erezione sono maggiori.

Farmaci efficaci in questo caso sono la lidocaina-prilocaina che a volte vengono combinati con sildenafil.

Il sildenafil può efficacemente essere combinato con paroxetina, sertralina e se la terapia farmacologica è accompagnata da una consulenza psicologica e comportamentale,si possono ottenere cambiamenti e miglioramenti davvero significiativi.

Ci sono anche dati sulla limitata efficacia di altri farmaci come,il tadalafil e vardenafil.

Altri ancora,come i farmaci adrenergici possono essere usati con lo scopo di diminuire il tono simpatico del tratto seminale e quindi ritardare l’eiaculazione.

Il tramandolo è un altro analgesico ad azione centrale che unisce l’attivazione dei recettori oppioidi con la ricaptazione della serotonina e noradrenalina.

Farmaci adrenergici antagonisti come, terazosina, alfuzosina e tramadolo possono avere risultati efficaci nell’agire contro l’ieaculazione precoce.

Tuttavia sono necessarie ancora altre ricerche per certificare l’affidabilità di tali farmaci.

Per trattare il disturbo di eiaculazione precoce è necessario avere trattato prima problemi, disfunzioni o infezioni genito -urinarie (ad esempio prostatiti).

Spesso quindi la terapia farmacologia è indispensabile per questo tipo di disturbo ed è ancora più efficace se accostata alla terapia comportamentale

I tempi di una terapia comportamentale possono essere lunghi,dipende sempre dalla relazione col paziente,ad ogni modo le cose possono essere difficili perchè richiedono spesso il supporto del partner del paziente.

Per quanto riguarda la disfunzione erettile l’approccio terapeutico è stato rivoluzionato dalla disponibilità a livello mondiale di tre nuovi farmaci. Sildenafil, tadalafil e verdenafil. Questi farmaci hanno alti tassi di efficacia e di sicurezza, anche con pazienti con diabete mellito. E’ importante che i pazienti possano provare tutti e tre i farmaci in modo poi da stabilire quale secondo loro è quello con la massima efficacia, considerando diversi fattori come, tempo di insorgenza,durata di azione, effetti collaterali che possano riguardarli individualmente. Le opzioni per i pazienti che non rispondo al trattamento del farmaco per via orale, o per i quali i farmaci sono controindicati,comprendono iniezioni endovenose,alprostadil intrauretrale, dispositivi di costrizione a vuoto oppure impianto di una protesi peniena.

E’ molto importante che il medico avverta il paziente che il rapporto sessuale consiste in un’attività fisica vigorosa,che aumenta la frequenza cardiaca e il pompaggio cardiaco. I medici devono sempre valutare l’idoneità cardiaca dei pazienti prima di procedere con il trattamento.

Qualsiasi trattamento farmacologico efficace per insufficienza erettile richiede un grado di integrità dei meccanismi di erezione del pene. Ulteriori studi tuttavia sono ancora in corso. La terapia farmacologica ideale per il problema di disfunzione erettile intende soddisfare le seguenti caratteristiche: Buona efficacia, facile amministrazione,  tossicità ed  effetti collaterali, durata d’azione.

L’eiaculazione precoce come disfunzione sessuale maschile è anche molto comune, con tassi di prevalenza del 20% o 30%.

Sono quattro le principali definizioni di eiaculazione precoce attualmente utilizzate e come già detto la classificazione più  accettata di eiaculazione precoce comprende.

“Permanente” (primaria) e forme (secondarie) “acquisite” (sindrome).

La farmacoterapia è la base del trattamento dell’eiaculazione precoce permanente e comprende anche la somministrazione giornaliera di anestetici topici. Le tecniche comportamentali possono essere molto efficaci come monoterapia o in combinazione alla farmacoterapia,sono però molto difficili da eseguire.

FISIOPATOLOGIA DELLA DISFUNZIONE ERETTILE

–        Vascolare

–        Il fumo

–        malattie cardiovascolari

–        ipertensione

–        diabete mellito

–        iperlipidemia

–        chirurgia maggiore o radioterapia

–        malattie degenerative come sclerosi multipla e altre

–        traumi al midollo spinale

–        tumori al sistema nervoso centrale

–        insufficienza renale cronica

–        polineuropatia

–        Chirurgia (bacino o retroperitoneale, prostatectomia radicale, la chirurgia del colon-retto, ecc)

–        Anatomica o strutturale

–        Curvatura congenita del pene

–        La malattia di La Peyronie Ormonale

–        Ipogonadismo

–        Iperprolattinemia

–        Hyper e ipotiroidismo

–        Hyper e ipocortisolismo (malattia di Cushing, ecc)

–        Farmaco-indotta

–        Antipertensivi (diuretici sono i farmaci più comuni che causano ED)

–        Antidepressivi (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, triciclici, Antipsicotici (incl. Neurolettici)

–        Antiandrogeni;

 

I pazienti con disfunzione erettile possono essere suddivisi in tre categorie di rischio cardiovascolare, le informazioni inerenti alla loro condizione di salute possono essere la base per il trattamento e per avviare una ripresa dell’attività sessuale. Quando il medico conosce in maniera dettagliata  la condizione del paziente,può anche stimare le probabilità di rischio a cui si espone il paziente durante il rapporto,la sua tolleranza allo sforzo e così via.

Vi sono diverse categorie di pazienti:

-Categoria a basso rischio

-Categoria a rischio intermedio

-Categoria ad alto rischio

La categoria a basso rischio comprende i pazienti che non hanno alcun rischio cardiaco significativo associato all’attività sessuale.

Basso rischio comprende quei pazienti che possono eseguire un rapporto di modesta intensità.

Secondo conoscenze attuali, per quanto concerne l’esercizio fisico o lo stress emotivo rispetto all’attività sessuale, i pazienti a basso rischio non hanno bisogno di eseguire test cardiaci o di fare altri esami clinici prima di intraprendere l’attività sessuale o la terapia di disfunzione sessuale.

La categoria intermedia  è costituita da pazienti con una condizione cardiaca incerta

o pazienti il ​​cui profilo di rischio richiede test o valutazioni cliniche prima della ripresa dell’attività sessuale. Una volta accertati i risultati dei test, questi pazienti possono essere spostati sia nel gruppo a basso rischio che in quello ad alto. Gli esami clinici sono sempre molto importanti per stabilire la sicurezza del paziente durante l’attività sessuale.

I pazienti ad alto rischio hanno una condizione cardiaca che è sufficientemente grave o instabile per iniziare l’attività sessuale e sono esposti ad un rischio significativo.

La maggior parte dei pazienti ad alto rischio possono presentare da una moderata ad una grave malattia cardiaca sintomatica. L’attività sessuale deve essere interrotta fino a quando  la condizione cardiaca del paziente è stata accertata dal cardiologo solo dopo tali accertamenti si può riprendere l’attività.

La maggior parte dei pazienti con disfunzione erettile possono essere gestiti all’interno del setting di cura sessuale, al contrario, alcuni pazienti possono avere bisogno di specifici test diagnostici.

Tumescenza peniena notturna e prova di rigidità

La valutazione riguardo la tumescenza peniena notturna dovrebbe essere fatta per almeno due notti.

Il meccanismo di disfunzione funzionale è indicato da un evento disfunzionale che registra almeno  il 60%  di rigidità registrata sulla punta del pene,dellla durata di almeno 10 minuti.

Il test di iniezione intracavernosa fornisce informazioni limitate sullo stato vascolare. Un test positivo si ha quando 10 minuti dopo l’iniezione, il paziente risponde con una erezione modesta (il pene si può piegare) e dura circa 30 minuti. Questa risposta può indicare una certa funzionalità ma non necessariamente un’erezione “ normale”. L’erezione può coesistere con insufficienza arteriosa o disfunzione veno-occlusiva.

Arteriografia e cavernosometria infusione dinamico o cavernosografia

Arteriografia e cavernosometria dinamica infusione o cavernosografia  possono essere effettuate solo in quei pazienti presi in considerazione per una chirurgia ricostruttiva vascolare.

Valutazione psichiatrica

Per quanto riguarda i pazienti con disturbi psichiatrici è necessario rivolgersi a uno psichiatra particolarmente preparato sul problema di disfunzione erettile. In pazienti più giovani (40 anni), con problema di disfunzione di tipo primario, la valutazione psichiatrica può essere utile prima di ogni

valutazione organica che può essere effettuata in seguito.

Anomalie del pene

La correzione chirurgica può essere necessaria per i pazienti con disfunzione erettile a causa di anomalie del pene, ad esempio, ipospadia,curvatura congenita, o malattia di La Peyronie.

Educazione del paziente

La consultazione con il paziente deve includere una discussione sulle aspettative e sulle esigenze sia del paziente che del suo partner sessuale. L’educazione è una parte essenziale della gestione di questo fastidioso problema.

Indicazioni per specifici test diagnostici

Vi sono pazienti giovani con una storia di trauma pelvico o perineale che potrebbero beneficiare di un potenziale intervento chirurgico.

Anche i pazienti con deformità del pene potrebbero richiedere la correzione chirurgica della curvatura.

I pazienti con disturbi psichiatrici o psicosessuali complessi.

I pazienti con disturbi endocrini complessi.

Test specifici possono essere indicati su richiesta del paziente o il suo partner.

Motivi medico-legali, ad esempio, l’impianto di protesi peniena, abusi sessuali.

Test diagnostici specifici

Studi vascolari

– Iniezione di droga intracavernosa

– Dynamic Infusion Cavernosometry e Cavernosography

– Arteriografia

-Studi neurologici, ad esempio, latenza bulbocavernoso reflex, studi di conduzione nervosa

-Studi endocrinologici

-Specializzata valutazione psicodiagnostica

Onde d’urto

La terapia ad onde d’urto extracorporea ha avuto un effetto clinico e fisiologico positivo sui quei pazienti che rispondono bene alla terapia farmacologica. Inoltre, ci sono i dati preliminari che mostrano un miglioramento nella funzione endoteliale del pene. La tollerabilità di questo trattamento, insieme con il suo potenziale e alle sue caratteristiche riabilitative, la rendono una nuova opzione terapeutica interessante per gli uomini con disfunzione erettile. Tuttavia,i dati attuali sono limitati e non possono essere ancora date raccomandazioni chiare. I dati riguardanti il ​​meccanismo d’azione di questa procedura sono ancora carenti. In un modello di topo diabetico, la terapia di onde d’urto a bassa intensità, ha migliorato notevolmente le condizioni del diabete mellito, promuovendo la rigenerazione dei nervi e la muscolatura liscia del pene. Questi effetti benefici sembrano essere mediati dall’assunzione di cellule staminali.

Ai pazienti che non rispondono ai farmaci orali possono essere fatte iniezioni endovenose. Il tasso di successo è elevato (85%). La somministrazione intracavernosa di farmaci vasoattivi è stata una delle prime scelte nel trattamento medico della disfunzione erettile e risale a più di vent’anni fa.

La terapia di combinazione invece, consente ad un paziente di sfruttare i diversi modi d’ azione dei farmaci. Questi infatti vengono somministrati a basse dosi alleviando in questo modo anche gli effetti collaterali.

Il papaverine (20-80 mg) è stato il primo farmaco orale, usati per le iniezioni endovenose. È più comunemente utilizzato in terapia di combinazione oggi a causa della sua elevata incidenza di effetti collaterali. Il Phentolamine è stato utilizzato in terapia di combinazione per aumentare l’efficacia, produce una scarsa risposta erettile. Alcuni farmaci hanno limitato la loro disponibilità in tutto il mondo.

Papaverine (7,5-45 mg) più fentolamina (0,25-1,5 mg), e la papaverina (8-16 mg) più phentolamine

(0,2-0,4 mg) più alprostadil (10-20 mg), sono stati ampiamente utilizzati con efficacia, anche se

non sono mai stati concessi in licenza per la cura del sintomo. Il regime di combinazione triplo di papaverina, fentolamina e alprostadil ha il tasso di efficacia più elevato, raggiungendo il 92%; questa combinazione ha effetti collaterali simili al farmaco alprostadil.

L’impianto chirurgico di una protesi peniena può essere considerata in pazienti che non rispondono alla farmacoterapia o che preferiscono una soluzione permanente al loro problema.

Ci sono prove sufficienti per raccomandare questo approccio nei pazienti che non rispondono ai trattamenti meno invasivi, grazie ai suoi alti tassi di efficacia, sicurezza e soddisfazione.

PROBLEMI DI EREZIONE E FUMO

Anche il fumo può essere un fattore di rischio, in particolare per la disfunzione erettile vascolare, e può anche contribuire in modo sinergico o additivo ad altri fattori di rischio di disfunzione erettile. Il fumo sembra diminuire il flusso vascolare del pene e l’effetto a lungo termine del fumo sulle
arterie può essere correlato ad arteriosclerosi. Il fumo altera la coagulabilità del sangue e accelera l’ipertensione promuovendo vasocostrizione e l’aterosclerosi. Numerosi studi hanno accertato dei meccanismi di disfunzione endoteliale nei fumatori, come la riduzione nella sintesi endoteliale di ossido nitrico da parte dei composti radicali liberi e aromatici. Il fumo diminuisce la dilatazione endotelio arteriosa, ostacola la vasodilatazione, anche se questa disfunzione sembra essere
rapidamente reversibile dopo la cessazione del fumo.
L’effetto del fumo è evidente anche in uomini senza comorbidità. Ciò suggerisce
che il fumo è associata ad danno vascolare, ma quando il danno è presente,
non causa alcun rischio aggiuntivo.
Il motivo principale dello smettere di fumare per la salute sessuale è quello di prevenire il peggioramento della disfunzione, ma l’approccio migliore per preservare la potenza è la rapida adozione di uno stile di vita sano che non include il fumo.

PROBLEMI DI EREZIONE E ALCOL
Anche l’associazione tra il consumo di alcol e la funzione erettile è abbastanza controversa.
L’ effetto del consumo di alcol sulla funzione erettile è stato studiato principalmente in studi trasversali. Alcuni studi trasversali hanno dato risultati in parte contrastanti. L’effetto del consumo eccessivo di alcol sulla disfunzione erettile è stato di minima intensità.
Una minore prevalenza di disfunzione erettile è stata segnalata nei bevitori moderati (1-2 bicchieri al giorno) rispetto ai non bevitori.
Solo un unico studio sulla popolazione ha valutato l’effetto del consumo di alcol sulla funzione erettile e non è tuttavia riuscito a mostrarne un chiaro effetto.
Il presente studio ha mostrato un effetto statisticamente non significativo del consumo di alcool. L’abuso di alcool però, interferisce con il metabolismo degli ormoni sessuali. L’eventuale effetto dell’alcool potrebbe essere dovuto sia a meccanismi psicologici che biologici. Gli effetti psicologici a breve termine comprendono inibizioni ridotte e l’aumento del desiderio sessuale.
Le indagini per la disfunzione erettile sono volte a identificare i fattori di rischio reversibili. Le modifiche nello stile di vita possono ridurre notevolmente il rischio di disfunzione erettile e tali cambiamenti possono modificare l’andamento della terapia e dovrebbero accompagnare qualsiasi
farmacoterapia specifica o terapia psicologica. Tuttavia, la farmacoterapia non deve essere sospesa
sulla base dei cambiamenti effettuati nello stile di vita. Lo stile di vita comprende problemi psicosociali, effetti negativi collaterali dei farmaci non soggetti a prescrizione.
La terapia sostitutiva di testosterone e ipogonadismo
La carenza di androgeni nel maschio adulto diventa più comune con l’aumentare dell’età.
Lungi dall’essere una conseguenza benigna dell’invecchiamento, l’ ipogonadismo ha importanti e indesiderate conseguenze sulla condizione metabolica, ed è una causa importante di aumento di rischio.

La diagnosi di carenza di androgeni si basa sull’individuazione delle sue caratteristiche non specifiche tramite una valutazione clinica e il testing.
La terapia per la disfunzione erettile deve essere gestita secondo le attuali linee guida.
Non ci sono prove che il testosterone per gli uomini con disfunzione erettile, ripristini o migliori la loro funzione erettile.
La causa di ipogonadismo dovrebbe sempre essere cercata prima di iniziare il trattamento con testosterone, ma questo non significa che il trattamento per la disfunzione erettile deve essere divisa in più parti. La valutazione e il monitoraggio della sicurezza del paziente deve essere eseguita secondo le linee guida dei più importanti e autorevoli esperti contemporanei.
Ci sono prove schiaccianti che la disfunzione erettile sia fortemente associata con malattie cardiovascolari.
La disponibilità di efficaci farmaci per via orale ha rivoluzionato il trattamento della disfunzione erettile, le terapie orali sono efficaci in circa il 75% dei pazienti.
Non è necessario dimostrare che i livelli adeguati di testosterone siano necessari per le terapie di disfunzione erettile.
La prevalenza della disfunzione erettile è difficile da stimare a causa del fatto che non questa non rappresenti un pericolo di vita, i pazienti spesso non cercano il trattamento. Si stima che nel 1995 ci fossero oltre 152 milioni uomini in tutto il mondo con problemi di disfunzione erettile e poi nel 2025 questo numero è salito a circa 322 milioni, con un incremento di circa 170 milioni di uomini.
I maggiori incrementi sono in via di sviluppo, in paesi come l’Africa, l’Asia e il Sud America. L’aumento a livello mondiale della disfunzione può essere associata anche ad un rapido invecchiamento della popolazione.
Stabilire la prevalenza della disfunzione è importante per capire la necessità dei servizi da mettere a disposizione per la sua cura effettiva, questo dipende dalle aspettative funzionali degli uomini che invecchiano.
Gli studi sull’incidenza della disfunzione erettile sono necessari per identificare i fattori eziologici e per valutare e pianificare le strategie di prevenzione.
Sono stati condotti pochi studi sull’incidenza della disfunzione. La prima stima è stata riportata in uno studio condotto presso la Cooper Clinic, Dallas, Texas su 3.250 gli uomini di età compresa tra 26-83 anni . L’incidenza complessiva è stata di 12 casi per 1000 persone all’anno. Il tasso di aumento con l’età, varia da 5,5 casi per 1000 uomini l’anno di età compresa tra 45-65. Un recente studio sui maschi bianchi negli Stati Uniti ha riferito un’incidenza di 26 casi per 1000 uomini l’anno.
L’obiettivo generale di questo studio era di determinare la presenza e la possibilità dell’aumento dei fattori di rischio di disfunzione erettile. Gli obiettivi specifici erano i seguenti:
-Per stimare il tasso di declino della funzione sessuale con l’età
-Per determinare la prevalenza della disfunzione
-Per stimarne l’incidenza
-Per determinare la relazione tra fattori sociodemografici e disfunzione
-Per identificare l’influenza delle malattie croniche
-Per valutare gli effetti di fumo, alcol e caffè
La prevalenza della disfunzione erettile varia da un paese all’altro anche se la più alta è riportata in Giappone (80%), e la più bassa prevalenza riportata in Francia (32%), Gran Bretagna (26%), lGermania (19%) e Spagna(19%). Diversi sono gli elementi da prendere in considerazione per assicurare un affidabile e valido confronto tra paesi internazionali. Gli studi comparati devono essere utilizzati su persone di età simili. Il campione dovrebbe rappresentare adeguatamente la popolazione in generale.
La prevalenza complessiva della disfunzione erettile è dell’80% in Giappone, il 70% in
Turchia, il 65% in Italia, il 65% in Malesia, 52% negli Stati Uniti.
Il primo ampio studio nella popolazione generale è stata effettuato da Kinsey e da i suoi collaboratori tra il 1938 e il 1941 negli Stati Uniti su un campione di 6.000 uomini. Ha dimostrato che il 10% degli uomini di 50 anni e il 75% degli uomini di età compresa tra 80-90 anni erano impotenti. Uno studio più recente negli Stati Uniti ha mostrato che il 50% degli uomini di 50 anni, il 60% di età compresa tra i 60 anni e il 68% di quelli di età compresa tra 70 avevano un problema di disfunzione erettile.
Una elevata prevalenza di disfunzione erettile da moderata a completa è stata segnalata per i più giovani negli Stati Uniti e in Francia, ed aumenta lentamente con l’età. Bassa prevalenza per le età più giovani è stata trovata in Marocco, Turchia e Brasile, ma sempre aumentando nettamente con l’età. La prevalenza combinata di disfunzione erettile moderata e completa
è stata considerata bassa nei più giovani in Giappone, Finlandia e Paesi Bassi, mentre aumenta marcatamente con l’età.
La disfunzione erettile è un problema conosciuto almeno qualche volta dalla maggior parte degli uomini che hanno già raggiunto 45 anni di età. Colpisce gli uomini di tutte le età e la prevalenza aumenta notevolmente negli anziani. La prevalenza della disfunzione aumenta notevolmente a causa di tendenza secolare e transizione demografica..
Una grande percentuale di uomini anziani è afflitta da disfunzione erettile. I cambiamenti legati all’età sono da considerare normali e incidono sulla struttura e sulla funzione del pene. Il normale processo di invecchiamento e l’accumulo dei fattori di rischio legati all’età, contribuiscono all’aumento della prevalenza di disfunzione erettile.
Le cause più comuni di disfunzione erettile negli uomini anziani sono organiche, molteplici fattori sono legati alla disfunzione erettile. Malattie vascolari rappresentano una grande percentuale di disfunzione erettile organica. La fisiopatologia della disfunzione erettile durante l’invecchiamento dell’uomo comprende principalmente ischemia cronica, che provoca il deterioramento della muscolatura liscia cavernosa e lo sviluppo di fibrosi corporea.
Sebbene la disfunzione aumenta progressivamente con l’età, non è una conseguenza inevitabile di invecchiamento. La conoscenza dei fattori di rischio è in grado di guidare le strategie di prevenzione. Specifici antipertensivi, antidepressivi e antipsicotici farmaci possono essere scelti per ridurre i fattori di rischio. L’istruzione e rassicurazione possono essere utili per prevenire la caduta in una disfunzione grave.
La disfunzione erettile può essere un sintomo di una sottostante malattia cronica. La disfunzione erettile è in gran parte malattia vascolare, in linea con i risultati di una maggiore prevalenza e incidenza di disfunzione erettile in uomini con diabete, ipertensione, malattie cardiache e malattie cerebrovascolari.

 

Articolo a cura: Dott. Pierpaolo Casto – Psicologo e Psicoterapeuta – Specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

 

Si consiglia la visione del seguente video di approfondimento:

“Disfunzione erettile: cos’è e come si cura” (A cura del Dott. Pierpaolo Casto)

 

“Come mantenere l’erezione: Consigli per mantenere l’erezione (A cura del Dott. Pierpaolo Casto)

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